Durante l’assemblea tenutasi recentemente a Torino, è stato eletto il nuovo Consiglio dell’Associazione Onlus IBFAN in carica a partire da marzo 2017.
Un enorme ringraziamneto va a Paola Negri che per oltre un decennio ha svolto un ruolo attivo fondamentale per l’Associazione e ne è Presidente uscente. IBFAN Italia dà il benvenuto alla neo eletta Presidente Avv. Claudia Pilato e al nuovo Consiglio augurando a tutti un proficuo e buon lavoro nell’ambito della protezione dell’allattamento materno.
Il nuovo Consiglio è partito con grande fervore e la Presidente Claudia Pilato ha tenuto oggi uno dei primi impegni ufficiali, intrevenendo nel ruolo di neo eletta Presidente al Convegno tenutosi a Palermo “Corpi materni Convegno nell’ambito del Progetto “Allattamento e Comunità”.
Dopo l’apprezzata edizione del numero “Pesce d’aprile” del 2013, eccoci di nuovo qui con un nuovo numero che raccoglie 10 notizie, 9 vere e 1 inventata, sui temi a noi cari dell’allattamento e dell’alimentazione infantile.
10 notizie che hanno dell’incredibile, del paradossale, che presentano oggetti o situazioni come normali / utili / indispensabili quando non lo sono affatto. Serve tenere l’occhio e la mente allenati per non assuefarsi a questi messaggi, per considerarli ciò che in una cultura amica della salute sarebbero appunto solo… pesci d’aprile!
Serve continuare a proporre uno spirito critico, e a sostenere le buone pratiche difendendole dagli enormi interessi commerciali sottostanti, perché tanti pesciolini piccoli, se uniti, possono vincere contro i grandi pesci grossi, come nell’immagine storica di IBFAN che in questo numero riprendiamo.
Anche quest’anno proponiamo il concorso “trova la notizia falsa”: invitiamo i lettori a mandarci la loro soluzione — dopo essersi associati per il 2017 ad IBFAN Italia: in palio c’è… il rinnovo gratis a vita!
L’Assemblea annuale dei soci di IBFAN Italia si terrà il giorno sabato 11 marzo 2017 in prima convocazione alle ore 7 e in seconda convocazione alle ore 12.00 a TORINO, presso l’abitazione privata di una socia in piazza Vincenzo Arbarello, 2 (dalla stazione di Torino Porta Susa a piedi in 10 minuti, da Porta Nuova bus 52 o 67 davanti alla stazione, una manciata di fermate – vedi mappa).
Ricordiamo che in questa abitazione vi sono animali domestici.
Questo l’ordine del giorno:
Approvazione del bilancio consuntivo relativo al 2016, situazione finanziaria e bilancio preventivo per il 2017
Situazione soci e quota associativa
Relazione attività anno passato
Rinnovo tramite elezioni del Consiglio Direttivo (Presidente, Vicepresidente, Segretario, Consiglieri)*
Programmazione attività 2017 e suddivisione dei compiti
Varie ed eventuali
* Si accettano candidature per entrare a far parte del Consiglio Direttivo.
Abbiamo bisogno di persone che utilizzino molto frequentemente la posta elettronica, facilmente contattabili, disponibili a dedicare qualche ora a IBFAN Italia. Le competenze di cui necessitiamo maggiormente sono: buon uso del pc, conoscenza e utilizzo dei principali social network e della piattaforma wordpress; competenze in campo grafico; disponibilità a tradurre dalla lingua inglese.
Chi vuole dare la propria disponibilità può inviare una sua presentazione con la proposta di quale attività / progetto/ mansione intende seguire (anche proponendo qualcosa di nuovo!), a segreteria@ibfanitalia.org entro il 2/03/17. Grazie!
Come di consueto la nostra assemblea è “abbinata” a quella del MAMI (per dettagli e o.d.g. clicca qui) che inizierà alle ore 14.30. Tra le due assemblee vi sarà una breve pausa pranzo: si invitano i partecipanti a portare la propria colazione al sacco e/o del cibo da condividere con gli altri, da consumare in loco, con alimenti di tipo vegetariano (no carni e salumi) per rispetto verso chi generosamente ci ospita.
Per facilitare l’organizzazione della giornata, vi chiediamo cortesemente di comunicare a segreteria@ibfanitalia.org se parteciperete all’assemblea, dove anche i bambini grandi e piccoli sono i benvenuti.
Chi avesse già pagato la quota associativa per il 2017 e non potesse venire è pregato di fare una delega ad una persona che parteciperà. Chi non avesse ancora pagato per il 2017 potrà ovviamente farlo al momento dell’Assemblea.
Con la presente, l sottoscritto/a _________________________________ socio di IBFAN Italia delega l Sig.__ ___________________________ ___________________ a rappresentare e votare in sua vece alla riunione convocata per il giorno sabato 11 marzo 2017 in piazza Arbarello, 2 a Torino.
Firma ________________________________________
data ____________________________
Mercoledì 8 febbraio un gruppo di attivisti si è dato appuntamento al Colosseo per il lancio della campagna europea contro il glifosato, un pesticida dannoso per per l’ambiente e probabile cancerogeno per l’uomo.
Dall’8 febbraio parte infatti in tutta Europa la raccolta firme per chiedere alla Commissione Europea il divieto totale dell’uso del glifosato, e analoghe iniziative si sono tenute a Berlino, Madrid, Bruxelles, Parigi….
Il glifosato è l’erbicida più largamente usato al mondo, contro il quale si è già sollevata una diffusa opposizione sociale, alla quale l’UE deve dare ascolto. Diversi sono infatti gli studi che ne dimostrano i rischi per l’ambiente e per la salute umana, al punto da essere stato classificato dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) come potenziale cancerogeno per l’uomo. Sebbene in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, ne sia stato vietato l’uso nelle aree urbane, rimane ampiamente utilizzato in agricoltura, con conseguenti residui nel nostro cibo e nelle falde acquifere.
I promotori dell’Iniziativa denunciano anche la mancanza di trasparenza nelle procedure europee per l’approvazione dei pesticidi, che, attualmente, sono basate anche su studi privati finanziati dalle aziende produttrici, il cui contenuto rimane riservato. Per questo il testo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) include la richiesta di riformare le procedure di approvazione dei pesticidi e di fissare obiettivi di riduzione vincolanti a livello di UE per l’uso dei pesticidi.
La vasta coalizione paneuropea di ONG, associazioni, reti e realtà sociali deve raggiungere almeno 1.000.000 di firme in un anno per fermare l’uso del glifosato in tutta Europa, ma la scadenza per il successo politico della campagna deve essere l’estate 2017, affinché l’iter sia completato prima che la Commissione UE si esprima sulla proroga attualmente in vigore per l’uso del glifosato.
La battaglia per vietare il glifosato va inoltre letta in un quadro più ampio, che punta ad un nuovo modello di agricoltura per un futuro libero dai pesticidi. In questa ottica i promotori italiani intendono valorizzare le connessioni con altri due percorsi che interessano il livello europeo: quello di un’altra ICE, attualmente in corso, che chiede all’UE norme specifiche per la tutela del suolo, bene essenziale alla vita come l’acqua e come l’aria, e quello per la consultazione sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC).
Livelli diversi, che sembrano lontani da noi, ma che ritroviamo nel nostro piatto, nell’acqua che beviamo, e che vedono cittadini di tutta Europa impegnati per il rispetto dell’ambiente e della salute.
I cittadini europei possono firmare l’ICE Stopglifosato su bit.ly/2kYHRD2, dove troveranno informazioni e formulari per firmare in tutte le lingue europee, basati su un innovativo software open-source per la raccolta firme online (openECI).
Mercoledì 8 febbraio un gruppo di attivisti si è dato appuntamento al Colosseo per il lancio della campagna europea contro il glifosato, un pesticida dannoso per per l’ambiente e probabile cancerogeno per l’uomo.
Dall’8 febbraio parte infatti in tutta Europa la raccolta firme per chiedere alla Commissione Europea il divieto totale dell’uso del glifosato, e analoghe iniziative si sono tenute a Berlino, Madrid, Bruxelles, Parigi….
Il glifosato è l’erbicida più largamente usato al mondo, contro il quale si è già sollevata una diffusa opposizione sociale, alla quale l’UE deve dare ascolto. Diversi sono infatti gli studi che ne dimostrano i rischi per l’ambiente e per la salute umana, al punto da essere stato classificato dalla IARC (International Agency for Research on Cancer) come potenziale cancerogeno per l’uomo. Sebbene in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, ne sia stato vietato l’uso nelle aree urbane, rimane ampiamente utilizzato in agricoltura, con conseguenti residui nel nostro cibo e nelle falde acquifere.
I promotori dell’Iniziativa denunciano anche la mancanza di trasparenza nelle procedure europee per l’approvazione dei pesticidi, che, attualmente, sono basate anche su studi privati finanziati dalle aziende produttrici, il cui contenuto rimane riservato. Per questo il testo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) include la richiesta di riformare le procedure di approvazione dei pesticidi e di fissare obiettivi di riduzione vincolanti a livello di UE per l’uso dei pesticidi.
La vasta coalizione paneuropea di ONG, associazioni, reti e realtà sociali deve raggiungere almeno 1.000.000 di firme in un anno per fermare l’uso del glifosato in tutta Europa, ma la scadenza per il successo politico della campagna deve essere l’estate 2017, affinché l’iter sia completato prima che la Commissione UE si esprima sulla proroga attualmente in vigore per l’uso del glifosato.
La battaglia per vietare il glifosato va inoltre letta in un quadro più ampio, che punta ad un nuovo modello di agricoltura per un futuro libero dai pesticidi. In questa ottica i promotori italiani intendono valorizzare le connessioni con altri due percorsi che interessano il livello europeo: quello di un’altra ICE, attualmente in corso, che chiede all’UE norme specifiche per la tutela del suolo, bene essenziale alla vita come l’acqua e come l’aria, e quello per la consultazione sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC).
Livelli diversi, che sembrano lontani da noi, ma che ritroviamo nel nostro piatto, nell’acqua che beviamo, e che vedono cittadini di tutta Europa impegnati per il rispetto dell’ambiente e della salute.
I cittadini europei possono firmare l’ICE Stopglifosato su bit.ly/2kYHRD2, dove troveranno informazioni e formulari per firmare in tutte le lingue europee, basati su un innovativo software open-source per la raccolta firme online (openECI).