Ecco a chi serve il rientro dei capitali all’estero

Ecco a chi serve la voluntary disclosure

Si chiama Voluntary Disclosure, o giù di lì. È la procedura di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, che consente ai contribuenti (o meglio, ai “non” contribuenti) di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Amministrazione finanziaria la violazione degli obblighi di monitoraggio. L’Agenzia delle Entrate la chiama Collaborazione Volontaria.

Ecco a chi serve la voluntary disclosure

Ha fatto molto discutere, soprattutto per l’evidente assist al riciclaggio di denaro sporco o del nero. Del resto per fare cassa o aumentare il Pil nominale, cosa non di farebbe! C’è chi ha messo direttamente il traffico di stupefacenti, il commercio illegale di tabacco e il giro d’affari della prostituzione nel prodotto interno lordo del suo paese, come la Germania di Angela Merkel, che in una notte si è così arricchita di molti miliardi alla faccia di chi, per rispettare i parametri, non può neanche ricostruire le case dopo un terremoto.

Adesso vediamo un caso scuola. Così che si capisca bene a cosa serve, nel concreto, questa voluntary disclosure.

Francesca Persi è l’assistente di Fabrizio Corona. Lui è “una macchina da guerra”, come lo definisce lei. Riesce a guadagnare anche 2 mila euro in 16 minuti. Testimonial, sponsor, campagne pubblicitarie, cene, apparizioni in ogni tipo di locale, dalle discoteche ai centri estetici, felici di buttare via il guadagno di un mese per avere un quarto d’ora una celebrità come Fabrizio nel loro negozio.

Ma c’è un problema: molti di questi soldi sono completamente in nero. Specialmente al sud. Dove li mettiamo, allora, 3 milioni di euro in contanti? Hai voglia a fare controsoffitti e a riempire materassi. Che poi arriva il primo pirla che sa scassinare le porte di casa e ti ciula tutto. E allora che si fa?

Semplice: si cerca su internet, si riempie qualche valigione di banconote (come ai tempi del Far West) e si va in Austria, dove si affitta qualche cassetta di sicurezza da stipare fino all’inverosimile. E poi? E poi si aderisce alla Voluntary Disclosure. Si paga qualcosina di tasse et voilà: tutto il denaro di dubbia provenienza adesso è lecitamente di tua proprietà, alla faccia di quelli che si sono sudati anche l’ultima cartella di Equitalia.

Questo risulta agli atti, raccontato al gip Paolo Guidi dalla Persi, interrogata alla presenza degli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone.

Quando vi parlano di emersione di capitali detenuti all’estero, vi parlano di condoni all’italiana di questo genere qua. Non vi piace la tassazione del vostro paese? Non volete fare come quegli scemi che pagano le tasse? E che problema c’è… Vi costruite la vostra tassazione su misura, aspettando la prima Voluntary Disclosure utile. Quanti Fabrizio Corona ci sono in Italia? Quanti sono quelli con traffici addirittura peggiori, che poi si godono la villa al mare, legamente acquistata con capitali dichiarati all’Agenzia delle Entrate grazie alla Collaborazione Volontaria? Quante di quelle ville grondano sangue o sono state costruite calpestando i diritti di milioni di piccoli Fantozzi indifesi di fronte al fisco?

Allora, se la tassazione agevolata fai-da-te vale per i pochi che se lo possono permettere, facciamo un bel tana libera tutti e lasciamo libertà di deposito degli stipendi direttamente all’estero, per poi decidere quando e come pagare le tasse a seconda dell’offerta del Governo. Ma soprattutto, “se” pagare le tasse.

 

from Byoblu.com ift.tt/2fgkXDU

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