I consiglieri M5S di Parma a Grillo: “Il direttorio non è libero: calpesta i valori M5S”. E si autosospendono.

Parma M5S Pizzarotti Consiglieri autosospensione - il direttorio non e libero

Parma M5S Pizzarotti Consiglieri autosospensione - il direttorio non e libero

Gentilissimo Garante Beppe Grillo,

con la presente ti comunichiamo, con sincero dispiacere, la nostra decisione di auto sospenderci dal M5S. Non è in dubbio la nostra ferma e di lunga data adesione ai principi fondanti del MoVimento, ma è altrettanto certa la nostra delusione per la deriva della sua gestione e conduzione da parte di Staff e Direttorio, che ne calpestano i principi ed i valori a noi così cari.

Che il Movimento debba avere un’organizzazione lo abbiamo sempre sostenuto e caldeggiato, anche a costo di critiche pesanti dagli stessi che ora di questa organizzazione fanno parte; altro è che le scelte sulle persone nominate non siano mai state trasparenti, meritocratiche e soprattutto condivise. Questo cozza con i principi del MoVimento ed è inspiegabile come gli iscritti possano accettare tali imposizioni.<br />
Impossibile da digerire il passaggio dinastico da Gianroberto a Davide Casaleggio, che non risulta in alcun articolo del Non Statuto, non essendo neppure stato sottoposto a votazione.

Fosse solo questo… Abbiamo atteso a lungo, forse troppo, sempre nella speranza di quel cambiamento che non è mai arrivato. E’ assolutamente inaccettabile, da parte di Staff e Direttorio, la mancanza di rispetto per le persone che si sono messe in gioco nel MoVimento, da anni, sacrificando tempo alla propria vita ed agli affetti più cari. Noi ne siamo l’esempio, purtroppo non l’unico, ma sicuramente uno dei più eclatanti.

Siamo attivisti, alcuni addirittura da prima del VDay; quelli che hanno raccolto le firme per le prime regionali dell’Emilia Romagna a cui il Movimento ha partecipato. Ci siamo candidati quando essere del M5S era anche essere oggetto di scherno. Siamo diventati consiglieri a Parma, con Federico Pizzarotti in un gruppo di persone fantastiche, che in questi anni ci hanno messo l’anima per dimostrare che un altro modo di fare politica esiste: che il cittadino prestato alla politica può fare la differenza. Abbiamo dovuto affrontare e risolvere problemi enormi qui a Parma e l’abbiamo fatto senza aiuti; siamo stati i primi, quando la cultura di governo del Movimento non esisteva.

In compenso, quando abbiamo chiesto il loro aiuto, non ci hanno mai risposto! Non ci riferiamo alla sospensione di Pizzarotti, ma alle richieste di chiarimenti e decisioni che gli chiediamo da tempo su questioni che riguardano il gruppo consiliare e la gestione dei meetup locali che non hanno mai avuto il coraggio di affrontare. Quali sono i compiti di uno Staff la cui composizione è ignota e che agevolmente si sottrae al confronto e quindi non si relaziona con iscritti ed eletti? A cosa serve il responsabile degli Enti Locali [ndr: Luigi Di Maio] se, nonostante sia stato invitato e chiamato più volte a Parma per capire e discutere i nostri problemi, non si è mai degnato di venire? A cosa serve il responsabile dei meetup [ndr: Alessandro Di Battista e Roberto Fico] se nonostante sia stato informato e documentato su situazioni contrarie a quanto lui stesso proclama, non decide niente, novello Ponzio Pilato?

Così non va bene.

Lo sappiamo che da qualche anno le relazioni con Federico Pizzarotti non sono le migliori, ma qui non si tratta di Lui ma di persone meno conosciute, come noi, elette nel M5S, alle quali si devono risposte e rispetto; perché qui in città è la nostra faccia che ogni giorno difende e rappresenta il Movimento e non ci va di essere confusi ed accostati ad altri, con i quali non vogliamo aver nulla a che fare.

E’ questo l’uno vale uno. Solo che voi valete un dollaro noi a stento un Birr, moneta etiope.

Si potrebbe ascrivere il pessimo trattamento che stanno riservando a noi consiglieri e attivisti al rapporto difficile che hanno con Federico, ma riteniamo che sia invece dovuto al fatto, a tutti ormai evidente, che il direttorio non è libero e di conseguenza non è neanche in grado di svolgere il proprio lavoro: riteniamo questo un fatto molto grave. Se le persone non sono libere nel nostro MoVimento, se non c’è dialogo e confronto, non andremo da nessuna parte e non saremo di nessuna utilità a questo paese. Di gente con mani e piedi legate ne abbiamo già troppa in parlamento.

Pertanto ci autosospendiamo fino a quando non si attuerà un cambiamento serio nell’organizzazione e gestione del M5S, fatto di regole certe per tutti e di persone vere e libere, che sappiano gestire normali relazioni tra persone oneste e civili che si stanno battendo per un grande cambiamento. Parma è ignorata, non esiste, eppure dovremmo stare dalla stessa parte e combattere per le stesse idee. Il nemico è là fuori, non siamo noi.

Nella speranza che la nostra esasperata presa di posizione sia di stimolo alla crescita e non l’ennesimo vano appello, porgiamo i nostri delusi saluti.

Stefano Fornari,
Alfonso Feci,
Patrizia Ageno,
Roberto Furfaro,
Serena Mazoli,
Andrea De Lorenzi,
Lorenzo Ilariuzzi,
Alessandro Mallozzi,
Sebastiano Pizzigalli,
Olimpia Adardi,
Andrea Medioli

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