Il Senso della Vita: 12 Ipotesi Antiche e Moderne

“Perché è così difficile? 

E’ difficile perché è importante, credo.”
M. Homes

Qual’è il senso della nostra esistenza? E’ una domanda che fin dalla notte dei tempi l’umanità si pone con estrema perseveranza, al punto che intorno ad essa sono sorte molte grandi filosofie e religioni. 

In questo articolo esamineremo brevemente i concetti espressi da alcune di esse, spazianti dal misticismo al più cupo nichilismo, ma tutti ugualmente stimolanti.
Buona lettura.

Cirenaismo

La scuola filosofica dei Cirenaici si sviluppò da un ramo degli insegnamenti di Socrate. Fu fondata intorno al 400 aC da un allievo del grande filosofo graco, un nordafricano di nome Aristippo. Secondo la dottrina cirenaica l’unico vero obiettivo nella vita consiste nel procurarsi piacere nel presente. La gente dovrebbe fare qualsiasi cosa la renda felice nel presente anziché perdere tempo a pianificare un futuro inconoscibile e incerto. I piaceri fisici ricoprono la massima importanza e ognuno dovrebbe fare tutto quanto in proprio potere per massimizzare la quantità di piacere nel qui ed ora. Il proprio piacere personale dovrebbe avere sempre la massima priorità rispetto al bene della comunità o della popolazione. 
La filosofia cirenaica esprimeva un palese disprezzo non solo per il benessere altrui, ma anche verso qualsiasi tradizione e norma morale.
Aristippo asseriva che non vi sia niente di intrinsecamente sbagliato, tra cui i ‘tabù’ come l’incesto, secondo lui ‘demonizzato dalle convenzioni sociali.’ 
Per i cirenaici – quindi – il vero significato della vita era infrangere tutti i vincoli delle convenzioni sociali per fare qualsiasi cosa rendesse il massimo piacere nel qui ed ora. 

Non è difficile riscontrare nella dottrina cirenaica il dna di ogni dottrina e culto fondati sul materialismo, tra cui il Satanismo crowleyano, a sua volta ispiratore della cultura edonistica dei giorni attuali.

Platonismo


La dottrina platonica si basa sul presupposto secondo cui l’umanità sia in grado di trovare la risposta ad ogni grande interrogativo mediante l’uso della ragione. Questo principio si pone anche alla base della Gnosi. La sua radicalizzazione ha tuttavia prodotto una serie di fenomeni, filosofie ed ideologie dannosi (simboleggiati dal mito di Lucifero) come il relativismo morale, le manie apoteotiche ed il dogmatismo scientifico. 

Platone, allievo di Socrate, fu un filosofo idealista. Nel platonismo il senso della vita è rappresentato dal raggiungimento della più elevata forma di conoscenza, la quale è l’Idea (la forma) del Bene, da cui deriva tutto il bene e le cose di utilità e valore.
Platone riteneva che l’anima dell’uomo fosse formata da tre distinte componenti: intelligenza, spirito (coraggio), e desideri fisici.

Ognuna di esse andava soddisfatta al meglio, facendo in modo che nessuna delle tre interferisse con le esigenze delle altre due.
Il raggiungimento di un livello di equilibrio tra le tre componenti rappresentava per Platone appena il primo passo verso ciò che definiva: ‘una vita buona.’ Era infatti convinto che la natura umana richiedesse molto più di un semplice equilibrio interiore; essa imponeva che ogni individuo usasse il proprio intelletto per ricercare la verità, ottenere nuove conoscenze ed infine trovare la realtà ultima.

Epicureismo 
“Lo scopo della vita è la vita stessa.”
Johann Wolfgang Goethe, Lettera a Johann Heinrich Meyer, 1796

Secondo gli insegnamenti di Epicuro, qualsiasi cosa esistente è composta di minuscole particelle. L’organismo umano contiene anche particelle d’anima. Senza tali particelle il corpo è morto, e senza un corpo vivente le particelle d’anima non sono in grado di percepire. A causa di questa doppia esistenza, nessuna parte dell’essere umano può sopravvivere dopo la morte. Non vi è alcun dio; non esiste alcun riposo eterno o tormento, non vi sono grandi ricompense ultraterrene per ciò che si è fatto nella vita, e nessuna grande punizione dalla quale scampare. Ciò significa che tutto ciò che uno possiede, lo possiede sulla Terra. Di conseguenza, secondo la filosofia epicurea lo scopo della vita è massimizzare il piacere e ridurre al minimo il dolore. Un compito non facile, in quanto le peggiori fonti di dolore ed ansia non corrispondono a cose concrete ma a concetti astratti e ad aspirazioni irrealizzabili. Ciò non significa che nella propria ricerca del piacere uno possa fare ciò che gli pare – come nel caso della filosofia cirenaica. Epicuro consiglia di vivere con bontà, non tanto per soddisfare un’esigenza etica, quanto per un fatto pragmatico; chi agisce male – infatti – incorre in maggiori probabilità di allontanarsi dal piacere e avvicinarsi al dolore per via dei sensi di colpa, che prima o poi lo coglieranno, e dell’ansia di essere scoperto e punito. Uno degli aspetti più importanti del significato attribuito alla vita dalla dottrina epicurea è la coltivazione delle amicizie, ‘uno dei sentimenti più piacevoli, sicuri, e permanenti a cui un mortale possa aspirare.’

Cinismo

“L’importante è che la morte mi colga da vivo.”
Marcello Marchesi

Quella dei cinici fu un’altra scuola filosofica nata da una costola della scuola socratica. Il Cinismo perseguiva una vita morale che fosse in linea con le leggi naturali, piuttosto che con l’etica e le tradizioni spesso immorali, quindi innaturali, della società civile. 

I cinici presero atto che la gran parte delle cose ormai accettate come normali dalla loro cultura, avessero poco o nulla a che fare con il vivere una vita virtuosa. Sebbene non condannassero le convenzioni sociali nella loro interezza, affermavano che ogni persona avesse il dovere di formare i propri valori secondo il dettame della propria coscienza, e seguire il percorso più virtuoso anche quando esso fosse stato contrario alle norme sociali.
 Da ciò scaturì il concetto di parresia, cioè il diritto-dovere di dire sempre e comunque la verità. Un altro importante principio della filosofia cinica fu quello di autosufficienza, cioè la capacità di sopravvivere non solo senza la compagnia di altre persone, ma anche senza il sostegno delle istituzioni e senza i comfort di base. 
Il senso ultimo della vita, secondo i cinici, era la conquista della libertà individuale.

La dottrina dei Cinici contiene evidenti punti di contatto con il liberalismo classico e l’anarchismo.


Mohism

“Quando vinci, di colpo le regole cambiano, e scopri di avere perso.”
David Mitchell, Number 9 Dream

La filosofia Mohism si sviluppò in Cina pressappoco nello stesso periodo in cui nell’antica Grecia prolificavano i cirenaici. Il fondatore di questa antica dottrina – Mo Di – condusse i mohsim a diventare una delle prime scuole filosofiche cinesi concentrate sullo studio della vita e del suo significato più profondo. I loro testi delinearono 10 dottrine, che in sintesi prescrivevano un quotidiano esercizio dell’imparzialità. Secondo la filosofia Mohism, il senso della vita risiede nel perseguire l’armonia nel mondo, al fine di ottenere ricompense divine nell’aldilà.

L’armonia è perseguibile riservando ad ogni persona la medesima quantità di cura ed attenzione, ed impegnandosi affinché nessuno possa prevalere sul suo prossimo. Questo significava sbarazzarsi di ogni lusso e ricchezza e di ogni svago fine a se stesso. 

Significava inoltre che ogni persona avrebbe dovuto lottare per l’uguaglianza, così che un giorno chiunque avesse potuto avere il medesimo grado di felicità e di comfort, secondo i desideri del divino.

La rivoluzione Francese e quella Russa trassero la loro forza ideologica da principi assimilabili a quelli del Mohism e del Cristianesimo. Unica differenza – sostanziale – l’assenza dell’elemento trascendente (bandito e soppiantato da ateismo e scientismo) forse perché incompatibile con il sanguinoso pragmatismo politico che trasformò i due movimenti rivoluzionari in tragici e fallimentari Regni del Terrore.


Cristianesimo

“Non è con l’intelligenza che Lo si capisce, ma è la vita che Lo fa comprendere.”
Lev Tolstoj

Secondo la dottrina cristiana, il progetto di Dio su di noi equivale al progetto per cui Egli ci ha creati.
Per scoprire questo progetto e quale sia il senso della vita, occorre quindi conoscere il fine per cui Dio ci ha creati. Il Concilio Vaticano II afferma che: “La comunione di Dio con gli uomini e degli uomini con Dio e fra loro in Cristo, costituisce il fine della vita.” Vivere in Dio, per Dio e con Dio, vivere nell’amore fraterno è quindi il fine unico della vita secondo i cristiani.

Gli altri fini dell’uomo, anche buoni e che vanno conseguiti, sono sempre fini umani intermedi, che vanno ordinati tutti al fine unico dell’esistenza, che è l’intima unione con Dio e l’amore fraterno. 

È salvato chi raggiunga il fine per cui è stato creato: cioè chi conosca, ami e serva Dio e ami i propri fratelli grazie al Suo amore. Il fine ultra-terreno dell’uomo è la visione beatifica di Dio nel santo paradiso.

Il Cristianesimo, così come diverse altre religioni e dottrine esoteriche, considera la vita come una sorta di ‘esame’ presieduto dal Divino, con cui l’essenza spirituale individuale si confronta per poter accedere ad un differente stadio esistenziale, ad esempio l’aldilà, oppure il ritorno all’Assoluto Indifferenziato.

Albert Einstein

“Qual è il significato della vita umana e più in generale della vita di ogni creatura? Essere religiosi significa avere la risposta a questo interrogativo. Voi chiedete: è giusto porsi questa domanda? E io vi rispondo: chi non attribuisce un significato alla vita è non solo un infelice, ma anche poco dotato per la vita stessa.”
Albert Einstein, su Mein Weltbild, 1934
Albert Einstein ricopre senza dubbio un posto di rilievo nel pantheon delle menti più brillanti del genere umano. Nel 1951 una giovane donna gli scrisse una lettera in cui lo interrogò sul senso della vita, e la risposta dello scienziato fu breve e toccante. “Creare soddisfazione per noi stessi e per gli altri.”

Nello scambio epistolare intrattenuto con suo figlio Eduard – tuttavia – Einstein estese ed approfondì il concetto. dicendosi convinto che il più grande ideale esistenziale fosse il raggiungimento del “più elevato stadio di coscienza” e la capacità di concepire e creare qualcosa dal nulla. E tale capacità creativa era a suo avviso la vera fonte della felicità. Creatività da esercitarsi non per l’ambizione di essere ricordati, ma per un senso d’amore verso la vita.

Darwinismo

Charles Darwin ebbe un rapporto complicato con la religione e le idee religiose.

Nacque in una società cristiana, e le sue idee su Dio ed il significato della vita oscillarono notevolmente nel corso della sua carriera. 
Gli avversari di Darwin insistono sul fatto che l’evoluzione e il darwinismo suggeriscano che il senso della vita altro non sia che lotta per la sopravvivenza

Una cosa su cui concordano molte interpretazioni del darwinismo è che quantomeno una parte del significato della vita per qualsiasi organismo vivente sia quello di tramandare il proprio DNA alla generazione successiva.

 

Il Darwinismo è uno degli elementi culturali che maggiormente hanno influenzato e continuano ad influenzare in modo fuorviante e nefasto la modernità, oltre che in ambito scientifico, religioso e filosofico, anche in politica ed economia.

Nichilismo


“Alla vita deve essere attribuito un senso a causa del fatto evidente che non abbia alcun senso.”
Henry Miller

La filosofia nichilistica afferma che non esistano cose come il valore o la conoscenza, e che non vi sia alcun significato attribuibile all’esistenza umana. Friedrich Nietzsche sosteneva che le credenze nichilistiche alla lunga avrebbero condotto al crollo di qualsiasi cosa, perché la gente avrebbe semplicemente cessato di preoccuparsi di qualsiasi cosa. Secondo i nichilisti non esiste alcuna verità assoluta, e qualsiasi concetto apparentemente ‘assoluto’ uno creda di conoscere è destinato ad essere soppiantato da nuove idee ritenute più soddisfacenti. 

Un rapido computo del numero enorme di credenze scientifiche un tempo considerate inappellabili e poi ridimensionate e screditate nel corso dei secoli, sembra dare credito a questa teoria.Originariamente l’unico fine esistenziale che trasparisse dalla filosofia nichilistica era la vocazione per la distruzione, in ogni sua accezione. In seguito l’immagine della dottrina fu ammorbidita, ed iniziò a caratterizzarsi per la nutrizione di una profonda indifferenza verso qualsiasi cosa.
Secondo Nietzsche, tutto ciò che vediamo intorno a noi è una costruzione artificiale destinata a disgregarsi grazie all’indifferenza del nichilismo, teoria supportata dalle speculazioni di Oswald Spengler circa gli atteggiamenti che conducono al crollo di una società o civiltà.

Probabilmente una delle teorie più deprimenti sul senso della vita, il nichilismo afferma che qualsiasi cosa non abbia il benché minimo senso o significato, ma che in effetti questa verità non è che abbia poi molta importanza.

Filosofia Tibetana

“La vita è una serie di lezioni che per essere apprese devono essere sperimentate.”
Ralph Waldo Emerson

La filosofia tibetana si sviluppò in diverse località himalayane. Molto simile al Buddismo, essa persegue un obiettivo non di poco conto: porre fine alla sofferenza del mondo. Per fare questo, occorre prima conseguire la comprensione del mondo e del suo funzionamento. Attraverso la comprensione si guadagneranno le conoscenze necessarie per porre fine alla sofferenza umana. La filosofia fornisce anche un percorso attraverso cui è possibile misurare i traguardi personali, il quale va dall’essere una ‘persona di piccola capacità’ (chi guarda solo al proprio orticello) all’essere una ‘persona di grande capacità’ (che percepisce la sofferenza altrui come sua propria sofferenza). E dunque secondo la dottrina tibetana il vero significato della vita può essere trovato da chiunque pratichi le idee in cui crede, e agisca in modo tale che dalle sue azioni tragga beneficio il suo prossimo.

Cultura Azteca

“Lo scopo della vita è vivere in accordo con la natura.”
Zenone di Cizio, III sec. a.c.

Secondo gli aztechi il senso ultimo della vita è quello di vivere in equilibrio con la natura e contribuire alla continuazione dell’energia che dà origine ad ogni generazione. 

L’energia – chiamata Teotl – non è una vera e propria divinità, ma un elemento cosmico che potremmo assimilare alla Forza del film Guerre Stellari. Essa circonda tutti gli esseri viventi e congiunge ciò che sappiamo con ciò che si pone oltre la nostra capacità di conoscenza. 
Poiché Teotl è perennemente in movimento e cambiamento, compito degli uomini è quello di rapportarsi armoniosamente rispetto ai cambiamenti universali. Teotl esiste anche nella forma dei poli opposti la cui contrapposizione mantiene il cosmo in equilibrio. A causa di queste nature opposte, la vita e la morte sono considerati come naturali elementi di un ciclo. Gli Aztechi erano convinti che le due forze dovessero essere mantenute costantemente nel massimo equilibrio, e che nessuna delle due avesse mai dovuto prendere il sopravvento sull’altra. 
Era dunque estremamente importante cercare di porsi nel mezzo: mantenere l’equilibrio tra ricchezza e povertà, fame e sazietà, al fine di condurre un’esistenza saggia e buona. Il fine delineato nella saggezza azteca è quello di vivere in modo tale che le generazioni successive possano godere della stessa vita buona di cui hanno goduto le generazioni precedenti, e onorare la forza sacra misteriosa che rende possibile la vita.

Umanesimo

“La vita più è vuota e più pesa.”
Alphonse Allais

Secondo l’Umanesimo non esiste un significato specifico ed univoco della vita. Ogni individuo ha un fine significativo, del tutto personale. Anziché cercare di tracciare un modello universale, buono per tutti, la gente dovrebbe scrutare in se stessa (se riesce a farsi largo tra le cianfrusaglie culturali con cui è stata massicciamente ‘formata’) per scoprire cosa la renda realmente felice, cosa soddisfi la sua sete, dando significato alla sua vita. Ognuno è diverso – secondo l’Umanesimo – dunque il senso della vita sarà diverso per ognuno di noi.

Aforismi
“Ogni livello di complessità crea una maggiore distanza tra noi e le semplici verità della vita.”
Fennel Hudson, A Waterside Year – Fennel’s Journal – No. 2

“La vera differenza al cospetto del senso della vita è tra chi cerca, e cercando apprezza le ricerche altrui, e chi non cerca, e non cercando disprezza le ricerche altrui.”
Vito Mancuso, Io e Dio, 2011

“Nulla conta quando sei morto, e sei morto quando nulla conta.”
Mokokoma Mokhonoana

“Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita; i ricchi possono solo tirare a indovinare.”
Charles Bukowski, Storie di Ordinaria Follia, 1972

Una teoria afferma che ogni qual volta qualcuno comprenda esattamente quale sia lo scopo dell’universo, quell’universo scompaia all’istante per essere sostituito da qualcosa di ancora più strano e inesplicabile. Un’altra teoria dimostra che tutto ciò sia già accaduto …
Douglas Adams, Guida Galattica per Autostoppisti, 1979

“Quando nasci la prima cosa che fai è metterti a piangere; poi passi il resto della vita a scoprire il perché.”
Erik Tanghe

“Se alla tua vita manca qualcosa è perché non hai guardato abbastanza in alto.”
Romano Battaglia

“Nulla esiste senza scopo. Quindi la mia esistenza ha uno scopo. Quale scopo? L’ignoro. Non sono io, quindi, ad averlo indicato. È qualcuno, quindi, più sapiente di me. Bisogna pregare questo qualcuno, quindi, di illuminarmi.”
Charles Baudelaire, Il Mio Cuore Messo a Nudo, 1859/66

“La vita ha per scopo la nascita di qualcosa di nobile.”
Nicolás Gómez Dávila, Tra Poche Parole, 1977/92

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