L’illusione della democrazia moderna

 Salvatore Santoru

Sin dalla più tenera età siamo stati condizionati a credere ciecamente nel dogma moderno della democrazia.
Essa, ci viene detto, è la forma migliore e più adatta al funzionamento della società e del mondo, e oltre ad essa non esistono alternative.
Ora, basta una piccola riflessione per rendersi conto che la democrazia, o perlomeno il sistema democratico moderno dominante, non sia quella panacea che ci hanno fatto credere.

Questo non significa assolutamente portare avanti un messaggio antidemocratico o illiberale, tutt’altro.

Difatti, la cosiddetta democrazia per come ci viene presentata, è solo un’illusione.
Essa, per quanto si affermi basata sulla sovranità popolare, è in realtà fondata sul potere di diverse lobby, e quelle egemoni si può ben dire che dirigano il “teatrino”.
Per quanto riguarda la sovranità popolare, si può ben dire che con l’attuale democrazia c’entri ben poco, a meno che con essa non si intenda solo il voto, che senza una reale e consapevole partecipazione di un popolo informato, risulta poco più che un rituale che ha perso la sua efficacia.

Come disse Charles Bukowski :

” La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare ” ….

Il fatto è che la democrazia moderna, piuttosto che sulla sovranità popolare, è basata sulla massificazione e la medio-crità, tanto che sarebbe più coretto chiamarla “mediocrazia“.

Tale “massificazione” non è altro che l’antitesi di una reale e funzionale democrazia, che dovrebbe essere fondata sul primato della qualità, la partecipazione, l’educazione e l’elevazione del popolo, mentre nelle moderni democrazie tutto è diretto verso il basso, e tutto ciò che tende ad elevarsi è visto negativamente.

Per dirla in altre parole, la democrazia moderna è fondata su un livellamento omologante e totalizzante, un livellamento indistinto dove per forza di cose prevale la quantità sulla qualità, la forma rispetto alla sostanza e il numero sull’individuo.

La massificazione ovviamente risulta una condizione favorevole per l’instaurarsi di forme di potere oligarchiche, essendo una massa confusa e indebolita interiormente facilmente manipolabile, al contrario di un popolo cosciente dei propri diritti e del proprio volere.

Difatti è ciò che avviene oggi: grazie alle continue illusioni e armi di distrazioni di massa ( oggi perlopiù mass media ) usate per perpetuare il mito di una “democrazia” che praticamente non esiste nella realtà, in modo assai facile i gruppi di potere egemoni consolidano e aumentano il loro potere.

D’altronde Edward Bernays, il famoso pubblicitario fondatore delle moderne pubbliche relazioni e considerato come uno dei fondatori del sistema consumista, disse :

“La manipolazione consapevole e intelligente delle opinioni e delle abitudini organizzate delle masse costituisce un importante elemento di una società democratica. Coloro i quali manipolano questo impercettibile meccanismo sociale formano un Governo invisibile che costituisce il vero potere esecutivo del Paese”.

Oggi più che mai, il regime democratico dominante non è più sostenibile, e urge il passaggio a una democrazia matura, fondata su una reale sovranità popolare e tesa a valorizzare e elevare i membri della comunità, piuttosto che dirigerli verso l’omologante massificazione, come avviene oggi.

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