MERCURI, “PROGETTI PER IL FUTURO” (ADESIVADISCOGRAFICA / SELF)

Secondo lavoro sulla lunga distanza per Mercuri, che di nome fa Fabio, è nato a Lecce e ha risalito tutto lo stivale, prima sostando a Roma e poi giungendo a Milano; una strada affollata di incontri e collaborazioni fino al disco di esordio (targato 2009) e un successivo Ep (2012)… una ‘carriera’ quindi decisamente avviata e viene da pensare che il titolo “Progetti per il futuro” rappresenti un po’ la classica pausa nella quale si fa ‘il punto’ e più che a ciò che è già stato, si pensa a quello che sarà… lo stesso Mercuri osserva come tutto nasca in fondo dalla considerazione che molto del presente delle persone nasca proprio dallo sguardo verso il futuro, sia che si scelga di muoversi velocemente verso di esso (magari nell’ansia di raggiungerlo e lasciarselo alle spalle) che di restare fermi, rendendo l’immobilità la norma; in mezzo sta chi finisce per ondeggiare trai due stati, in una lotta tra la bicicletta e il divano, mentre scelte e condizioni restano sottoposte al caso e all’imprevedibilità che potrebbe portare la più ostinata immobilità a trasformarsi in una corsa a perdifiato, e viceversa. Mercuri del resto, deriva da Mercurio, e probabilmente non è un caso che l’autore si faccia ritrarre con l’elmo di Flash, moderna trasposizione fumettistica del mito della velocità…

Il dato autobiografico si scompone negli otto brani presenti come in un caleidoscopio di voci affidate a singoli personaggi, ragazzini che osservano il mondo adulto, barboni che al margine della società intuiscono lampi di universalità, persone che si perdono nei loro pensieri pensando al futuro più o meno prossimo mentre percorrono le autostrade in un’estate ormai agli sgoccioli; fughe reali o immaginarie dall’immobilità presente del divano di casa; chi fa i conti con un amore finito, chi con un’improvvisa ‘stabilità’ dopo una vita passata a viaggiare, chi si trova fuori posto e chi del trovarsi a posto ‘per forza’, ha fatto una scelta di vita. Personaggi fotografati in momenti particolari o nella quotidianità, accomunati dal fare i conti con ciò che è guardano a ciò guardando a prospettive future più o meno immediate.

Un saldo ancoraggio al filone cantautoriale italiano senza tuttavia ricordare esplicitamente nessun nome in particolare, suoni ascrivibili e a un pop di classe, colorato di venature new wave, vaghe allusioni reggae, spezie elettriche che danno movimento e dinamismo al tutto (Flash del resto non è decisamente un ‘sedentario’ da ritmi troppo rilassanti).

Un secondo lavoro convincente per un cantautore che desta interesse; da seguire.

from crampi2 ift.tt/2ezo6yR

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