«Nella mia vita di sacerdote, di vescovo e anche di Papa io ho accompagnato persone con tendenze e anche pratiche omosessuali, li ho avvicinati al Signore e mai li ho abbandonati. Le persone si devono accompagnare come fa Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, Lui sicuramente non dirà: vattene via perché sei omosessuale. No. Io ho parlato di quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria gender. Un papà francese mi raccontava del figlio di dieci anni, alla domanda “cosa vuoi fare da grande” ha risposto: la ragazza! Il padre si è accorto che nei libri di scuola si insegnava la teoria gender, e questo è contro le cose naturali. Una cosa è una persona che ha questa tendenza, o anche che cambia sesso. Un’altra è fare insegnamenti nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità: lo chiamo colonizzazione ideologica».
Caro Papa Francesco,
benvenuto tra i nemici ufficiali della globalizzazione coatta, condotto a suon di violenze sociali, tantopiù prepotente, arrogante e disgustosa se condotta sulle giovani menti delle nuove generazioni, al fine di ottenere una umanità plasmata secondo le esigenze di chi vuole preservare due classi: da un lato i privilegi di quell’1% che possiede oltre la metà delle ricchezze globali, dall’altro una sterminata, indistinta massa di lavoratori/consumatori, inerte, omogenea, priva di tradizioni e cultura, che possano rinsaldare legami (perché i legami più stretti si attuano tra opposti complementari) e rivendicare diritti e la loro stessa esistenza.
In poche parole, benvenuto tra i “complottisti” che minano il progresso e la pace tra i popoli.
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