PIIGS: adesso è il momento di andare al cinema

PIIGS

Ricevo e pubblico la lettera degli autori di PIIGS. Se andate tutti al cinema, il film che racconta la storia di tutti noi resta in sala. Vedete voi

Le cose hanno iniziato a non tornarci alla fine del 2011, prima delle dimissioni di Berlusconi. Per un pelo, altrimenti saremmo stati anche noi in piazza a festeggiare la soluzione a un falso problema. Perché, anche se per anni lo abbiamo creduto, la rovina dell’Italia, in corso già da tempo, non dipendeva solo da lui, ma dalla mancanza degli strumenti di politica economica per fronteggiare la feroce spallata che la crisi statunitense del 2007/2008 aveva dato all’Italia. E questa mancanza, avevamo capito, dipendeva dalla perdita di sovranità monetaria (e costituzionale, vedi Fiscal Compact e pareggio di bilancio) che l’Italia aveva accettato fin da quando aveva firmato i trattati europei.

Ma il sollievo di non essere in quella piazza a reiterare sempre lo stesso errore è durato lo spazio di una settimana. Perché si poneva un problema molto più grande e complesso: “Ok, e adesso? Si può fare qualcosa? Perché da questa crisi non si esce? Perché è stato imposto un presidente del consiglio senza elezioni (Monti), espressione della volontà della Troika? Perché quella che a noi già sembrava un male peggiore del male, l’austerità, veniva applicata all’Italia? A chi faceva gioco? Qualcuno stava facendo male i conti? Oppure li stava facendo fin troppo bene?”.

Da allora, l’idea di realizzare un documentario ci è girata nella testa per molto tempo, finché noi tre non ci siamo incontrati, nel 2014, e abbiamo deciso che bisognava mettere da parte qualunque esitazione. All’inizio le idee non erano chiarissime, hanno preso forma nel corso dei due anni successivi. Non sapevamo se gli intellettuali e gli economisti che volevamo intervistare avrebbero accettato, né se saremmo riusciti a realizzare un film che avesse una dignità cinematografica e non meramente televisiva. Quando è entrata in gioco la storia della cooperativa sociale di Monterotondo, Il Pungiglione, tutto ha cominciato ad avere un senso più chiaro e i pezzi del puzzle a incastrarsi. Le grosse personalità che chiamavamo iniziavano a rispondere, la storia di Claudia e dei suoi ragazzi disabili a prendere una forma emotiva e narrativa forte, l’indagine a farsi sempre più precisa e — soprattutto — sempre meno innocua.

L’unica cosa che non siamo riusciti a fare è stato trovare un produttore, perciò nel 2016 abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding con cui abbiamo racimolato circa 15.000€, dal basso, cioè da voi, che ci hanno letteralmente salvato la vita. Con quei soldi abbiamo potuto pagare le spese vive, il licensing del materiale di repertorio internazionale, e qualche compenso.

Finché, grazie al nostro agente internazionale, Stefano Mutolo della Berta Film, abbiamo trovato un distributore, Andrea Cirla di Fil Rouge Media. E adesso “PIIGS”, nato come pamphlet contro l’austerità e i suoi danni, come indagine personale su cosa diavolo stava succedendo e cosa avrebbe potuto succedere di peggio, è nelle sale cinematografiche. A partire dal 27 aprile. Dopo tre anni da quando abbiamo iniziato le riprese, e dopo cinque da quando abbiamo iniziato a studiare la macroeconomia.

Adesso tocca a voi.

Adriano Cutraro
Federico Greco
Mirko Melchiorre

from Byoblu.com bit.ly/2p4KmYv

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