Trump ha la tipica faccia di chi tutti credono sia un coglione, poi diventa miliardario e tutti credono sia un miliardario coglione, poi diventa presidente degli USA e tutti credono sia un presidente coglione, poi scatena la guerra mondiale e tutti credono sia una guerra da coglione, poi la vince, diventa l’indiscusso padrone del mondo e quando sta per dare l’annuncio all’umanità, inciampa su un gradino e tutti a ridere “visto quant’è coglione?”

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Grazie a Bergoglio la Chiesa si sta finalmente ammodernando, in anteprima stralci del nuovo “Vangelo 2.0 — T’appartengo se ci tieni” con miracoli attualizzati:
— Matteo era veramente strafatto di stanchezza quando improvvisamente al supermercato annunciarono l’apertura di una nuova cassa;
— Un pomeriggio Luca fece la mattata di prendersi un tronky da un distributore e gliene caddero due;
— Giuda non era presissimo dal tradire Cristo e trovò 30 denari nella tasca della giacca dell’anno prima;
— Marco si beccò una multa che la moglie gli avrebbe piantato un casino, ma sul verbale scrissero male la targa;
— Durante l’ultima cena uscì fuori che il cuoco era compagno di militare di Giovanni e insistette per offrire lui a tutti;
— Cristo non riusciva a prendere sonno per via di quel party con la musica a palla al terzo piano e sbem saltò la corrente.

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“Papà per favore metti The Wall?”
Ho aspettato 9 anni, il cuore mi si riempie d’orgoglio e il viso di gioiose lacrime. Sai piccola mia, piango perché penso alle migliaia di giornate spese solo per educarti al suono, perché penso a dove ho trovato la pazienza quando non volevi ascoltare e poi a quante volte non ho creduto in te e mi sono sentito un padre fallito. Non è stato facile ma ormai conta solo oggi. Eccoci qui in estasi, cucciolotta, abbracciati, padre e figlia: finalmente ce l’hai fatta a chiedermi una fottuta cosa “per favore”.

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Non tutti sanno che D’Alema non bluffa mai, lui è realmente volubile come dice e per comprenderlo a fondo basta passare con lui un’ora, dal risveglio all’uscita di casa.

La sveglia suona puntuale alle 7:23 l’orario perfetto ché non è un rigido 7:20 e nemmeno un comodone 7:25.
Ore 7:27 la deiezione gli è difficile, una sigaretta sarebbe d’aiuto ma nuoce alla salute, così la fa fumare a Bersani.
Ore 7:30 legge le ultime notizie scuro in volto, lui non c’è.
Ore 7:41 per non fare torto alle temperature, si lava un po’ con acqua calda e un po’ con acqua ghiacciata, addolorandosi per la moderata acqua tiepida rimasta esclusa.
Ore 7:48 un’inaspettata erezione gli solletica le fantasie, ma la colf ha portato il cane a spasso e quando tornerà il suo pelo sarà freddo e umido.
Ore 7:53 ovviamente si veste a strati, sotto: slip bianco comodo di una taglia, costume speedo blu, pantaloncino corto AS Roma ‘84 regalatogli da Falcao dopo la finale di coppa, pantalone di Armani (proprio il suo, di quella volta che hanno condiviso lo spogliatoio per un tennis di beneficenza e tutti a ridere con Armani rimasto in mutande). Sopra: canottiera a coste che slancia le spalle, maglietta maniche corte con volto di Marx che le contrae, maglia a maniche lunghe con citazioni di Oriana Fallaci, catenina con crocifisso e cornetto rosso portafortuna, maglioncino mattone di cachemire originale di Gandhi, comprato su ebay a 730 euro dall’utente pierluibersa51.
Ore 8:01 si siede davanti la tavola apparecchiata di ogni ben di dio, marmellate, pane caldo, croissant, caffè, latte, torte. Taglia una fetta di ogni cosa e poi non mangia nulla, per non sporcarsi.
Ore 8:12 si concede del tempo per meditare sul mondo.
Ore 8:14 spegne RadioCentroSuono.
Ore 8:20 si sente pronto per affrontare la giornata, manda un messaggio a Renzi: “Facciamola finita, non sei tu, sono io”.
Ore 8:21 Renzi ha risposto: “Sei un coglionazzo”.
Ore 8:22 inoltra il messaggio di Renzi a La Repubblica.
Ore 8:23 si spoglia e si infila sotto le coperte.

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Fu così che il garantismo divenne modo unico di far discussione e, di conseguenza, di far politica. Tutti smisero di argomentare e pensare, persino Salvini che non aveva mai iniziato.
Fu dettata inevitabilmente la Nuova legge, l’unica che avrebbe potuto sostenere gli animi obnubilati di quegli anni.

Non avrai altro dio al di fuori del Garantismo.
Non nominare “Vergognaaa” invano.
Ricordati di santificare l’appello.
Onora il Garantismo e la Cassazione.
Non uccidere gli indagati.
Non prendere seriamente gli atti giudiziari.
Non rubare gli avvisi di garanzia dalla cassetta delle lettere.
Non dire falsa testimonianza. *
Non postare status sulla sentenza d’altri.
E soprattutto, non desiderare il Garantismo d’altri.

• Questa è rimasta uguale per insindacabile volere degli unici e soli poteri forti. Ciao Francé.

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