Barbara De Rossi: “Prendevo 20/25mila euro al mese: non mi sono certo arricchita!”

Barbara De Rossi - A Rai3 prendevo solo 20-25mila euro al mese - non mi sono certo arricchita

Barbara De Rossi - A Rai3 prendevo solo 20-25mila euro al mese - non mi sono certo arricchita

Solo il 24 luglio, questo blog ricordava lo scandalo degli stipendi Rai. Fino a 300 mila euro all’anno a gente che non faceva niente (non è un modo di dire: dipendenti con contratto a tempo indeterminato e senza alcun ruolo), per arrivare ai 330 mila di Monica Maggioni (che nonostante il lauto stipendio pubblico per occuparsi di informazione nell’interesse di tutti, modera gli incontri della Trilaterale, a porte chiuse, dove si prendono decisioni politiche di alto livello) e ai 652 mila di Campo Dall’Orto.

Oggi, sul Fatto Quotidiano, Barbara De Rossi, valente conduttrice di Amore Criminale, si lamenta di essere stata silurata da Daria Bignardi senza neanche una telefonata. “Andava benissimo“, dice: “L’ho lasciato col 9 per cento di share che per Rai3 è un grande successo“. E poi aggiunge: “E le garantisco che questo è un programma che non facevo per soldi, guadagnavo 5.000 euro lordi a puntata, non mi sono certo arricchita“.Amore Criminale“, come si può vedere dalla programmazione Rai, andava in onda anche tutte le settimane. Questo significa che Barbara De Rossi percepiva 20 mila euro lordi al mese (e se capita un mese con 5 appuntamenti, anche 25 mila). Insomma, come non manifestarle solidarietà: non si può certo dire che uno si arricchisca, con 20/25 mila euro al mese.

Ovviamente, qualcuno obietterà che lo stipendio deve essere commisurato alle proprie responsabilità e alle proprie competenze, ma sarà vero che un conduttore televisivo ha più responsabilità o competenze di un meccanico che vi sistema i freni e dal quale dipende la vostra stessa vita? O di un vigile che sostituisce un semaforo a un incrocio? O di un poliziotto che rischia la pelle su una pattuglia della volante, senza benzina, per un decimo del suo stipendio?

Senza contare che… in tempi di austerity, ci vuole proprio un bel coraggio per sostenere in pubblico, davanti agli italiani senza lavoro, che con 20 mila euro al mese “non si diventa certo ricchi”. Nessuno ti vieta di pensarlo, se sei veramente “carica”, ma per rispetto della gente che non arriva alla fine del mese, il senso del pudore dovrebbe suggerirti di tacere.

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